Mark Samson non avrebbe agito da solo nell’occultamento del cadavere di Ilaria Sula, la sua ex fidanzata ventiduenne uccisa a coltellate a Roma. Gli investigatori, impegnati nella ricostruzione del femminicidio, sono convinti che il ragazzo sia stato aiutato da un complice, con ogni probabilità un familiare di sesso maschile.
La svolta nelle idagini
Secondo quanto appreso da LaPresse, dopo aver accoltellato a morte la giovane studentessa nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano della capitale, Samson avrebbe avuto bisogno di un aiuto per trasportare il corpo.
Il cadavere di Ilaria sarebbe stato caricato in un’auto e portato fino a una piazzola nei pressi del monte Guadagnolo, nel comune di Capranica Prenestina, dove poi è stato gettato in una scarpata.
Nel corso del sopralluogo effettuato mercoledì mattina dalla polizia scientifica nell’abitazione di via Homs, sono stati sequestrati diversi oggetti ritenuti rilevanti ai fini delle indagini, tra cui alcuni capi di vestiario. Gli inquirenti hanno eseguito anche ulteriori rilievi sulla scena del crimine.
Nel frattempo, la madre di Mark Samson è stata iscritta nel registro degli indagati per concorso in occultamento di cadavere: secondo le accuse, avrebbe aiutato il figlio a ripulire l’appartamento dalle tracce di sangue. Tuttavia, a causa delle sue precarie condizioni di salute, gli investigatori escludono che la donna possa aver preso parte anche al trasporto del corpo.
🔴 Sei vittima di violenza o stalking? Puoi parlarne e chiedere aiuto chiamando il numero 1522 o chattare direttamente con un’operatrice sul sito www.1522.eu o via app. L’accoglienza è disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, farsi, albanese, russo ucraino, portoghese, polacco.
