Tante teorie per vincere
C’è chi dice che bisogna scegliere alcuni biglietti in particolare oppure c’è anche chi sostiene che bisogna leggere il numero di serie. Infatti secondo alcune teorie anche senza grattare le superfici argentate ci sarebbero dei modi per riconoscere quelli vincenti. Questi trucchi servirebbero proprio a chi crea i Gratta e Vinci per poter controllare quanti biglietti vincenti esistono per ogni numero totale di quelli stampati.
Secondo altre teorie ci sarebbero dei piccoli apparenti errori nei disegni che consentirebbero ai tabaccai di tenere per loro quelli vincenti e di poter guadagnare così un bel po’ di soldi. Come dicevamo di teorie ce ne sono tante ed ognuno ritiene che la sua sia quella giusta. Tuttavia poi quando si vanno a mettere in pratica queste teorie non funzionano. La matematica riguardo i Gratta e Vinci ci dice qualcosa di molto chiaro.
Il metodo per avere soldi in più ogni settimana
I Gratta e Vinci sono un grande business per lo Stato perché il singolo cittadino a lungo termine non può che perdere tanti soldi mentre lo Stato, sempre a lungo termine, non può che guadagnare tantissimo. Anche se ogni tanto si legge la notizia di qualche privato cittadino che ha vinto una bella somma al Gratta e Vinci, questa statisticamente non vale assolutamente niente perché per la totalità dei giocatori invece vale la regola che giocare è un investimento in perdita.
Eppure gli italiani giocano cifre importanti al Gratta e Vinci. Smettere di giocare significa smettere di arricchire il banco e cioè lo Stato e trattenere per noi una bella cifra. Se, ad esempio, abbiamo l’abitudine di giocare 10 euro al Gratta e Vinci ogni settimana, smettendola con questa pessima consuetudine ecco che a fine anno ci troveremo ben 520 euro in tasca.
Se giochiamo cifre più forti, ecco che potremo risparmiare ancora di più. Dunque evitiamo questo gioco in perdita ed abituiamoci a non farci più raggirare dalle promesse da marinaio delle lotterie o della Borsa. Infatti molto spesso anche gli investimenti sembrano tanto allettanti ma poi chi li pone in essere racconta storie di perdite veramente tristi.