venerdì - 18 Ottobre - 2024

Ictus, la malattia del nuovo secolo: è allarme negli esperti

L’ictus è un termine medico che indica un danno cerebrale o la morte di una parte del tessuto del cervello, dovuto a un insufficiente afflusso di sangue a un’area cerebrale. Esistono due forme principali di questa patologia: l’ictus ischemico, causato dalla mancanza di ossigeno e nutrienti, e l’emorragia cerebrale, che si verifica quando un vaso sanguigno si rompe e il sangue fuoriesce.

L’ictus è attualmente considerato la terza causa di morte e la principale causa di invalidità nei paesi industrializzati, con oltre 12 milioni di nuovi casi registrati ogni anno. I principali fattori che favoriscono l’insorgere di questa patologia sono l’ipertensione, l’aterosclerosi, il fumo di sigaretta e l’abuso di alcol.

La malattia del nuovo secolo

Lo stile di vita frenetico di oggi, caratterizzato da una mancanza di pause, stress continuo e l’uso eccessivo di device tecnologici, contribuisce ad accumulare una dose di stress che, pur non essendo visibile, viene avvertita e subita dal nostro organismo e dal nostro cervello. Lo stress è riconosciuto come uno dei fattori di rischio principali per l’ictus, che può portare a conseguenze gravi per la salute. Ogni anno, infatti, si registrano 12 milioni di casi di ictus, con oltre 7 milioni di decessi dovuti a questa patologia, che è quindi la terza causa di morte a livello globale.

Secondo l’ultimo studio pubblicato su Lancet Neurology, l’ictus sta diventando la malattia del XXI secolo nei paesi industrializzati. La ricerca, basata sull’analisi del programma Global Burden of Disease, mostra che tra il 1990 e il 2021, i casi di persone colpite da ictus sono aumentati del 70%, raggiungendo la cifra di 11,9 milioni. Le cause principali individuate includono fattori tipici della vita moderna, come l’inquinamento atmosferico, il fumo, le alte temperature e fattori di rischio metabolici come il sovrappeso e l’ipertensione.

“La rapida crescita del numero di persone che sviluppano ictus, muoiono o restano disabili a causa dell’ictus suggerisce fortemente che le attuali strategie di prevenzione non sono sufficientemente efficaci”, afferma Valery Feigin, dell’Università di Tecnologia di Auckland. L’ictus si verifica quando l’apporto di sangue ossigenato a un’area del cervello viene interrotto o ridotto significativamente.

L’ostruzione improvvisa di un vaso sanguigno impedisce alle cellule cerebrali di ricevere l’ossigeno e i nutrienti necessari, causando la necrosi del tessuto e l’interruzione delle funzioni cerebrali legate ai neuroni colpiti. Adottare uno stile di vita più sano, una dieta bilanciata, ridurre il consumo di fumo e alcol e fare controlli preventivi può aiutare a ridurre il rischio di ictus.

Negli ultimi quindici anni, il numero di morti per ictus è aumentato del 44% (7,3 milioni nel 2021), e il totale di anni di vita persi a causa dell’invalidità legata all’ictus è cresciuto del 32%, passando da 121,4 milioni nel 1990 a 160,5 milioni nel 2021.

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