Che la ludopatia fosse una copertura o almeno non fosse così grave come aveva fatto credere Marco Baldini lo aveva già raccontato. Ora, in un’intervista al Corriere della sera, l’ex conduttore radiotelevisivo entra nei dettagli di quello che lui definisce “un periodo in cui ero fuori di testa”. E, riferito al suo ex amico Fiorello, aggiunge: “Non mi perdonerà mai”.
Baldini dice: “Non incolpo nessuno, l’errore è stato mio che per pararmi da un guaio peggiore — e qui non posso andare molto oltre — con il mio avvocato ci inventammo la storia del gioco d’azzardo compulsivo, che era l’unica scappatoia”. Il guaio peggiore è una truffa legata a un giro della malavita nella quale era cascato, come ha raccontato nel podcast One more time.
Paradossalmente la ludopatia è stata la conseguenza di questa copertura dalla quale nacque anche l’idea di scrivere un libro: “Chiesi sei mesi di tempo, in realtà mi dovevo documentare perché ne sapevo poco o niente e facendolo ci sono caduto dentro, però non ai livelli enormi di cui si parla – dice nell’intervista – Ci hanno fatto anche un film e così tutta Italia si è convinta che io fossi un giocatore compulsivo”.
Attualmente Baldini lavora in tv e radio locali, confessa che sul conto ha 29 euro e su Fiorello aggiunge: “C’è stata un’epoca in cui ero fuori dal mondo, vivevo in condizioni molto precarie, ho dormito anche in macchina, e ho fatto errori imperdonabili. Fiorello mi ha aspettato un sacco di tempo, poi quando ha visto che non c’era più ciccia ha detto basta”.
C’è spazio anche per ricordare altri amici: Linus “un amico vero”, Cecchetto “mi ha insegnato tutto”, Amadeus “sono felice per il suo successo”. E nella sua vita c’è anche l’amore per una donna più giovane: “La mia compagna, che ha 26 anni in meno di me, è la mia ancora di salvezza”.