L’assassino Alessandro Impagnatiello aveva rivelato al web dettagli perturbanti prima di compiere l’orribile delitto che ha visto come vittime Giulia Tramontano e il bimbo che portava in grembo, Thiago. Alcune delle frasi scovate dagli inquirenti durante le indagini, come “Come uccidere una donna incinta con il veleno” e “Come avvelenare un feto”, contribuiscono a costruire un impianto accusatorio solido contro di lui. Secondo quanto riportato da Il Giorno, l’uomo avrebbe ucciso la donna e il nascituro con 39 coltellate.
Piano Diabolico
Antecedente all’aggressione, Impagnatiello aveva apparentemente considerato un metodo meno cruento ma altrettanto diabolico per uccidere Giulia e il suo futuro figlio, Thiago. Dalle indagini è emerso che nel computer del barman ci sono tracce inequivocabili della sua volontà omicida. Le ragioni dietro questo atto orribile, tuttavia, rimangono da decifrare. Intanto, il lavoro dei medici legali, su incarico della procura milanese, prosegue al fine di trovare ulteriori elementi che completeranno il quadro accusatorio nel processo contro Impagnatiello.
Esami del Ris
Negli sviluppi futuri del caso, i periti avranno il compito di stilare un rapporto sull’utilizzo presunto del veleno, che Impagnatiello avrebbe somministrato a Giulia e che sarebbe stato assorbito anche dal feto. Questo aspetto potrebbe aggiungere l’ipotesi della premeditazione all’elenco delle accuse. Un altro punto da chiarire riguarda il sospetto che altre persone potrebbero aver assistito o partecipato al delitto. Infatti, un capello isolato e prelevato dal cellophane che avvolgeva il corpo di Giulia sarà sottoposto a test del DNA dai carabinieri del Ris di Parma per escludere o confermare la presenza di un altro individuo. Fino ad ora, gli investigatori hanno escluso che la madre di Impagnatiello fosse coinvolta.
Crudeltà Estrema
Le analisi in corso non si limitano al DNA del capello. Gli inquirenti intendono anche determinare il momento esatto della morte di Giulia: se è avvenuta dopo la prima coltellata o le successive. Questo dettaglio, sebbene macabro, è fondamentale per delineare e aggiungere l’aggravante della crudeltà nel quadro delle accuse relative all’omicidio.
In conclusione, il caso di Alessandro Impagnatiello è costellato di elementi inquietanti e dettagli atroci che gli inquirenti stanno meticolosamente mettendo insieme per costruire un impianto accusatorio robusto. Con ulteriori indagini e risultati attesi, il quadro complessivo del tragico evento diventerà sempre più chiaro.