Il corpo senza vita di una giovane donna è stato rinvenuto stamattina nel lago di Barcis, situato in Friuli. Questo tragico ritrovamento si verifica in un momento di intensa ricerca di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, due ex fidanzati che risultano scomparsi da una settimana.
Attualmente, è in corso un processo di riconoscimento per confermare se la salma appartenga effettivamente a Giulia Cecchettin, una 22enne originaria di Vigonovo. L’ultima volta che Giulia è stata vista è stata attraverso le telecamere di sorveglianza nell’area industriale di Fossò, dove è stata ripresa durante un’aggressione da parte di Turetta, ora indagato per tentato omicidio. Le ricerche di Turetta, anch’egli 22enne, si concentrano sulle tracce lasciate dalla sua auto, vista l’ultima volta in Austria.
Il corpo è stato scoperto in un canalone tra il lago di Barcis e Piancavallo. Gli investigatori, arrivati sul posto, attendono ulteriori indagini per stabilire se il corpo appartenga a Giulia Cecchettin.
Le Ragioni delle Ricerche nel Lago di Barcis
La decisione di effettuare ricerche nel lago di Bercis nasce dal percorso che l’auto di Turetta sembra avere seguito, come evidenziato dai dispositivi di lettura targhe. L’auto è stata vista a Caneva, Polcenigo e sorprendentemente a Piancavallo, una stazione turistica situata a 1.300 metri di quota, raggiungibile solo con una lunga deviazione. L’ultimo avvistamento dell’auto è stato tra Erto e Casso e Longarone, vicino alla diga del Vajont, il che ha spinto le ricerche a concentrarsi sul lago di Barcis, un’area che il veicolo avrebbe dovuto attraversare. Sul posto, oltre alle squadre speleo-alpino-fluviali, operano anche sommozzatori.
La Località di Barcis
Barcis è un comune della provincia di Pordenone, posizionato nel cuore della Valcellina, nelle Dolomiti Friulane, lungo le rive dell’omonimo lago artificiale. Fa parte della Riserva Naturale Forra del Cellina, gestita dal Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. Nei dintorni di Barcis si trova anche la Riserva Naturale della Forra del Cellina, nota per essere uno degli ambienti di forra più interessanti della penisola. La zona offre percorsi lungo la vecchia strada di collegamento con la pianura, con affascinanti vedute su marmitte d’acqua e rocce levigate. A breve distanza, vi è anche la Foresta del Prescudin, una riserva naturale di interesse regionale.