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Molte persone che desiderano un animale domestico ma non hanno molto tempo a disposizione scelgono il gatto. Pensando che questi felini possano rimanere da soli per diverse ore o persino giorni, a condizione che vengano forniti cibo e acqua a sufficienza. Tuttavia, è importante considerare se sia giusto lasciare un gatto da solo in casa per lunghi periodi di tempo senza alcuna attenzione o cura.
Per garantire il benessere del gatto e prevenire la solitudine, è necessario prestare molta attenzione e adottare alcune precauzioni.
Qualche regola per tenere il gatto solo in casa
Qualora si voglia lasciare il proprio gatto da solo in casa, è cruciale adottare le opportune misure preventive. Prima di tutto, occorre eliminare ogni possibile fonte di pericolo per l’animale, come ad esempio cavi elettrici che potrebbero essere masticati. O qualsiasi cosa che potrebbe rappresentare un ostacolo per l’animale, così come oggetti instabili che potrebbero cadere su di esso.
In secondo luogo, è di vitale importanza fornire al gatto un rifugio sicuro. Ad esempio una cuccia o un angolo protetto, nel caso in cui si spaventi per qualche ragione. Inoltre, è importante assicurarsi che il gatto abbia a disposizione giochi appropriati, come tiragraffi, giochi e posti dove poter giocare e non annoiarsi.
Durante il periodo in cui il gatto è solo in casa, oltre a dormire, si muove per l’abitazione e gioca. Se ha la possibilità e l’abitudine, può uscire dall’abitazione. In questo caso è fondamentale munire l’animale di un microchip o di una targhetta con i contatti dei proprietari, nel caso in cui si perdesse.
Un elemento fondamentale per il benessere del gatto è la lettiera, che deve essere pulita e facilmente accessibile. Inoltre, è opportuno avere una lettiera per ciascun gatto presente in casa. In ultimo, è essenziale provvedere a sufficienza di cibo e acqua fresca e pulita per l’animale durante il periodo in cui rimarrà solo, e posizionarli in un luogo facilmente raggiungibile dal gatto.
Sul mercato sono disponibili le “fontane per gatti“, dispenser automatici che permettono ai felini di bere acqua corrente e risultano molto gradite dagli animali. Per quanto riguarda l’alimentazione, è necessario tenere a mente che il cibo secco, come i croccantini, può essere lasciato in una ciotola all’aria aperta per un massimo di 48 ore: questo è il limite massimo di tempo che un gatto può trascorrere da solo in casa.
Non è consigliabile far rimanere il gatto da solo per un periodo più lungo. Se ci si aspetta di dover lasciare l’animale incustodito per un periodo più esteso, sarà indispensabile trovare qualcuno che si occupi di nutrirlo, di cambiare l’acqua e di pulire la lettiera quotidianamente.
Se non si ha a disposizione amici o parenti che possano aiutare, è possibile affidarsi ai servizi di un pet sitter professionista che possa prendersi cura dell’animale per un periodo anche prolungato.
Tuttavia, anche se è possibile lasciare il gatto da solo in casa per un massimo di 15 giorni, è imprescindibile considerare tutte le sue necessità, compresa la necessità di compagnia. Incontrare una persona ogni giorno potrebbe aiutare ad alleviare la solitudine dell’animale.
Cosa fare per far abituare il gatto a stare solo
Per evitare che il gatto si senta solo e stressato durante la nostra assenza, è possibile adottare alcune strategie graduali che consentono di abituare gradualmente l’animale alla solitudine. Ad esempio, si può iniziare a uscire di casa per brevi periodi quotidiani e gradualmente aumentare la durata dell’assenza, in modo che il gatto non si senta abbandonato.
Tuttavia, è importante considerare l’età del gatto: se si tratta di un cucciolo, non bisogna lasciarlo solo per più di un’ora al giorno. Dopo i quattro mesi, questo periodo può essere aumentato fino a quattro ore al giorno, con la precauzione di abituare l’animale gradualmente. In età adulta, come già accennato, si può arrivare fino a un massimo di due giorni, ma sempre con le dovute precauzioni.
In caso di solitudine prolungata, il gatto potrebbe manifestare segni di stress, come perdita di peso, alimentazione discontinua, miagolio continuo o urinazione fuori dalla lettiera. E’ consigliabile in questi casi, consultare un veterinario di fiducia per ottenere consigli e valutare la possibilità di assumere un pet sitter che possa garantire l’assistenza giornaliera dell’animale durante la propria assenza.