Il caso drammatico di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, ex fidanzatini scomparsi da sabato scorso, si è aggravato. Dopo giorni di ricerche, i Vigili del fuoco hanno ritrovato il corpo di Giulia Cecchettin in un canalone tra il lago di Barcis e la zona di Piancavallo.
La Fiat Grande Punto nera di Turetta è stata avvistata in più luoghi, con l’ultimo avvistamento registrato giovedì da una telecamera all’ingresso dell’area turistica di Piancavallo. Questa scoperta ha intensificato le ricerche nella zona, portando al tragico ritrovamento. Giulia è stata identificata grazie agli abiti che indossava il giorno della sua scomparsa.
Svolta improvvisa: nella mattinata odierna, Filippo Turetta, 22 anni, ricercato con mandato d’arresto internazionale, è stato rintracciato in Germania. La sua cattura è stata confermata dall’avvocato, Emanuele Compagno, che ha informato i genitori di Turetta. I dettagli del rimpatrio dipenderanno dal giudice tedesco.
Le indagini indicano una possibile premeditazione del delitto. Il Corriere della Sera riporta che Turetta aveva cercato informazioni online su kit di sopravvivenza e sentieri montani in Tirolo. L’esame autoptico chiarirà le modalità del delitto, ma la dinamica sembra già evidente. Gli investigatori e la stampa indagano sulla dinamica dell’omicidio.
I filmati delle forze dell’ordine mostrano una violenta aggressione di Turetta contro Giulia, picchiata a mani nude mentre gridava invano per aiuto. Tra i reperti raccolti, un coltello spezzato usato per infliggere tagli sulla testa e sul collo della vittima.
Infine, si ritiene che Turetta abbia portato il corpo di Giulia al lago di Bracis, nella zona di Piancavallo, tentando di occultarlo sotto una roccia con sacchi neri. Turetta ha poi proseguito la fuga verso Austria e Germania, dove è stato catturato dalla polizia tedesca a circa 150 km da Lipsia. La sua auto è stata trovata ferma per mancanza di benzina, e Turetta sembrava stanco e pronto a consegnarsi.