venerdì - 18 Ottobre - 2024

“È un miracolo”. L’annuncio dalla chiesa poco fa: donna riacquista la vista grazie a Santa Rosa

Come abbiamo detto Santa Rosa è molto venerata a Viterbo e non solo. Ogni nei primi giorni di settembre si tiene la festa patronale, nel corso della quale viene portata in processione la cosiddetta “Macchina di Santa Rosa”.

La festa è molto sentita non solo dai viterbesi, ma anche dalle persone che vivono nei borghi attorno e in tutto il Lazio. Il territorio viterbese da sempre è al centro di fenomeni legati alla spiritualità ma anche al mistero, un mistero che colpisce appunto anche Santa Rosa e le sue reliquie.

Proprio in queste ore i media nazionali hanno riportato la notizia di un miracolo che sarebbe stato attribuito a Santa Rosa. Tutto sarebbe avvenuto durante il sorvolo del Cuore di Santa Rosa su Viterbo, un appuntamento che si svolge ogni anno prima del trasporto del 3 settembre.

I media locali affermano che durante il sorvolo una donna avrebbe cominciato a vedere nuovamente. La Curia di Viterbo ha cominciato già le indagini attorno a questo caso, e se dovesse essere confermata la sua autenticità sicuramente sarà un evento lietissimo che la città procederà a festeggiare a dovere.

“È certamente motivo di gioia per tutti la possibilità di un eventuale evento di grazia in cui una persona possa aver sperimentato, nella fede, la singolarità di una situazione straordinaria nella sua vita. Ma è altrettanto necessario, oltre che opportuno, che la semplice notificazione di una notizia, appunto per la sua singolarità, debba poi trovare il dovuto riscontro attraverso procedure, articolate e progressive, come richiesto in questi particolari casi” – così spiega la Curia locale.

“Per questo, per la delicatezza e la serietà del procedimento di accertamento di un possibile evento di grazia, è necessario alimentare non tanto curiosità e clamore, quanto riserbo, rispetto e preghiera” – così conclude il comunicato della Curia ai fedeli. Il procedimento è seguito dal vescovo Sua Eccellenza Monsignor Francesco Orazio Piazza.

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