venerdì - 22 Novembre - 2024

E’ cieco e gli montano le mattonelle di colore diverso perché non le vede

Angelo Gentile

, un uomo di 72 anni di Torino, è diventato cieco sette anni fa a causa di un improvviso distacco della retina. Questa disabilità permanente è stata aggravata da un recente incidente domestico che l’ha costretto a rimanere a lungo a letto.

Come riporta il Corriere della Sera in un articolo di Francesca Lai, Gentile vive nelle case popolari di Via Pietro Cossa. Il 20 settembre 2022, è inciampato a causa di un difetto nel pavimento della sua abitazione, un problema che, nonostante le sue ripetute segnalazioni, non era mai stato risolto dai tecnici dell’Agenzia Territoriale per la Casa (ATC).

Questo incidente ha reso Gentile completamente dipendente dagli altri anche per le azioni più semplici. Tuttavia, ha utilizzato questo tempo per cercare giustizia e far rispettare i suoi diritti. Si è rivolto all’associazione Udicon per accelerare i tempi per la riparazione del danno al pavimento, nella speranza di prevenire futuri incidenti simili.

Il 10 gennaio 2023, l’attesa di Gentile è terminata quando i tecnici hanno finalmente sostituito la pavimentazione della sua abitazione. Tuttavia, c’è stata una sorpresa sgradevole: sono state installate piastrelle di un colore diverso, nonostante fosse stato assicurato che le differenze cromatiche sarebbero state minime.

Sebbene la sua cecità non gli abbia permesso di notare personalmente il cambiamento di colore, i suoi parenti lo hanno fatto. Gentile si è sentito preso in giro, dato che desiderava che la sua casa fosse decorosa e gradevole anche per i suoi ospiti.

L’avvocato Stefano Saglimbeni ha commentato che, “Finalmente, dopo vari solleciti tramite Udicon, è stata aperta la posizione assicurativa che, purtroppo, ad oggi è in una fase di stallo. La vicenda ha anche un profilo morale, in quanto nell’ambito della riparazione presso l’abitazione del signor Gentile, soggetto ipovedente, sono state applicate piastrelle di un colore diverso nonostante le rassicurazioni di un lavoro a regola d’arte”. Questa storia sottolinea l’importanza del rispetto e della dignità nella cura delle persone con disabilità.

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