Dopo settimane di analisi nei laboratori di Tor Vergata, è arrivata la conferma ufficiale: il sangue trovato sulla statua appartiene a Gisella Cardia.
Questo risultato rappresenta un punto di svolta nell’inchiesta, poiché conferma che non si trattava di un fenomeno sovrannaturale, ma di un evento artificiosamente indotto. Le tracce di DNA prelevate dalla statua sono state sovrapponibili a quelle della sedicente veggente, lasciando poco spazio a interpretazioni.
Conseguenze Giuridiche e Possibili Accuse
Con questo elemento chiave, l’ipotesi di truffa ai danni dei fedeli diventa sempre più concreta. Se il sangue fosse stato versato consapevolmente per simulare un miracolo, si configurerebbe un reato penale, con il rischio di un rinvio a giudizio per Cardia.
L’indagine è nelle mani del genetista Emiliano Giardina, lo stesso esperto che si è occupato del caso Yara Gambirasio. Il 28 febbraio sarà la data cruciale per il deposito ufficiale della super-perizia, che potrebbe segnare l’inizio di un processo legale.
La Difesa di Gisella Cardia
Nonostante le prove scientifiche, l’avvocata di Cardia, Solange Marchignoli, ha cercato di smorzare le polemiche, affermando che la sua assistita è in buona salute e continua a pregare con fervore.
Secondo la difesa, il sangue sulla statua potrebbe non essere esclusivamente di Gisella, ma parte di una traccia mista, contenente anche DNA di altre persone. Questa ipotesi, se confermata, potrebbe aprire nuovi scenari e fornire alla veggente un margine di manovra per evitare accuse dirette.
L’avvocata ha poi sollevato un quesito provocatorio:
“Chi può dire con certezza quale sia il DNA della Madonna? Esiste una prova che escluda un intervento divino?”
Questa dichiarazione, sebbene sembri spostare la questione sul piano della fede, non cambia il quadro scientifico delle analisi, che hanno già stabilito una corrispondenza genetica inequivocabile tra il sangue trovato sulla statua e quello della veggente.
Il Destino della Madonna di Trevignano
La scoperta del sangue umano ha scosso la comunità di fedeli che si era raccolta attorno a Gisella Cardia. Se alcuni hanno perso fiducia nella veggente, altri continuano a credere fermamente nei suoi messaggi e nella sua missione.
Le prossime settimane saranno decisive per comprendere se Gisella Cardia dovrà affrontare un processo per truffa o se riuscirà a difendersi con argomentazioni convincenti.
Nel frattempo, la Madonna di Trevignano resta al centro di uno dei casi più controversi degli ultimi anni, tra fede, scienza e giustizia.