giovedì - 19 Settembre - 2024

Codice della strada, nuovo obbligo: multe salatissime in arrivo

Il Codice della strada contiene un vero e proprio vademecum che tutti gli automobilisti devono attentamente osservare, ancora prima di mettersi alla guida. Questa volta, il nuovo obbligo riguarda i carichi che vanno fissati in modo adeguato, affinché non si spostino durante la marcia e non costituiscano un pericolo per la circolazione.

Le sanzioni per chi non rispetta queste norme partono da un minimo di 87 euro e arrivano fino a 344 euro, ma si può incappare anche nel ritiro immediato della patente. Quando si deve sistemare un carico sporgente sulla propria auto, l’aspetto da tenere primariamente in considerazione è la visibilità, che non deve essere in alcun modo ridotta o alterata dai carichi.

L’articolo 164 del Codice della Strada specifica che è necessario fissare correttamente il carico per evitare che:

  • Possa cadere o essere disperso;
  • Comprometta la stabilità dell’auto;
  • Impedisca la libertà dei movimenti del conducente;
  • Copra dispositivi di illuminazione e di segnalazione, targhe ed eventuali segnali con il braccio.

Inoltre, nell’articolo 61 del Codice della Strada sono riportate le modalità per fissare regolarmente un carico. Ma cosa succede se non viene rispettata questa procedura?

Ovviamente sono previste delle sanzioni. Chi viaggia con un carico sporgente non posizionato correttamente e senza rispettare i limiti stabiliti, è soggetto al pagamento di una multa che varia da 87 a 344 euro. In caso di violazione delle norme dell’articolo 61, la multa può oscillare tra 419 e 1.682 euro.

Nel caso di un controllo da parte delle Forze dell’Ordine, se il carico non è posizionato a norma, il veicolo potrà proseguire il viaggio solo dopo che il conducente avrà proceduto alla sua corretta sistemazione. Se ciò non fosse possibile, verranno ritirati la Carta di Circolazione, la patente e il veicolo stesso. È quindi fondamentale assicurarsi che ogni carico sia fissato in conformità alle norme, per la sicurezza propria e altrui e per evitare sanzioni molto pesanti.

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