Attualmente, il Governo è impegnato nell’affrontare le complesse sfide scaturite dalla crisi economica globale che sta colpendo duramente anche l’Italia. Questa crisi ha evidenti ripercussioni nel paese a causa dell’aumento esorbitante dei costi delle materie prime, inflazione che si riflette inevitabilmente sul budget quotidiano delle famiglie italiane, facendo lievitare i prezzi anche delle spese più banali come la spesa alimentare.
La situazione economica attuale ha aggravato le condizioni di povertà, mettendo a dura prova il ceto medio, il quale è costretto ad aumentare le ore di lavoro per cercare di arrivare a fine mese. È una realtà amara, ma va riconosciuto che oggi un solo stipendio non è più sufficiente per sostenere le spese familiari.
Di fronte a questo scenario, si verifica una partecipazione lavorativa più ampia all’interno delle famiglie italiane, non solo per una questione di dignità personale, ma anche come misura per affrontare le sfide economiche crescenti che le famiglie devono gestire ogni giorno.
Il Governo centrale sta mettendo in atto una serie di interventi mirati a elevare il livello di vita degli italiani in questa fase critica. Tra questi interventi, particolare attenzione è stata posta al sistema pensionistico italiano, che risulta essere uno dei meno generosi in Europa.
Sulla base delle informazioni diffuse dai media nazionali, si preannuncia una novità importante riguardante il Bonus Tredicesima: una misura prevista dal comma 7 dell’articolo 70 della legge 388 del 23 dicembre 2020, destinata ai beneficiari di trattamenti pensionistici del sistema di assicurazione generale obbligatoria, o di sistemi equivalenti, inclusi quelli gestiti dagli enti privatizzati secondo il d.lgs 509/1994.
Questo bonus rappresenterebbe un contributo di circa 154,94 euro, una cifra significativa per i pensionati che potrebbe alleggerire il carico economico in un momento così difficile. Per ottenere questo beneficio, i pensionati devono presentare specifiche caratteristiche e rientrare in un range di reddito prestabilito. Nel 2023, ad esempio, il reddito lordo del pensionato non deve superare 7.328,62 euro per accedere al bonus, introdotto per la prima volta dalla legge finanziaria del 2001.
L’accesso al bonus è semplificato dal fatto che esso viene accreditato automaticamente ai beneficiari idonei. Tuttavia, qualora ci fosse necessità di una ricostituzione del bonus, i pensionati possono effettuare la richiesta online utilizzando le proprie credenziali, a condizione che soddisfino i requisiti previsti.
Inoltre, l’importo aggiuntivo può essere erogato solo se i redditi personali del pensionato non eccedono i 10.043,87 euro e, in caso di coniugati, l’importo congiunto non deve superare i 20.087,73 euro. Questi limiti sono riferiti ai redditi dell’anno 2020.
Ulteriori dettagli e aggiornamenti sulla misura sono attesi nelle settimane successive.