Il Bonus Casalinghe 2025 è pensato per offrire un concreto sostegno a chi svolge attività di cura e gestione familiare, senza ricevere un compenso. Ma cosa prevede nel dettaglio questa misura e chi può realmente beneficiarne?
Il bonus si articola in due principali strumenti: l’accesso a corsi di formazione gratuiti e la possibilità di iscriversi a un fondo previdenziale INPS dedicato, che consente di accumulare contributi utili per ottenere un giorno una pensione.
Per accedere al percorso formativo gratuito, il primo passo è l’iscrizione all’assicurazione INAIL per infortuni domestici, requisito indispensabile per dimostrare di svolgere regolarmente attività non retribuita in ambito familiare. Solo chi è coperto da questa assicurazione potrà prendere parte ai corsi, organizzati da enti accreditati su tutto il territorio nazionale. I corsi si concentrano su competenze digitali, educazione finanziaria, gestione familiare, ma anche su ambiti utili per un eventuale reinserimento lavorativo.
L’altro pilastro del bonus è rappresentato dal Fondo Casalinghe e Casalinghi dell’INPS. Si tratta di un fondo volontario, a cui è possibile aderire tramite il sito dell’INPS con credenziali SPID, CIE o CNS. Non è previsto un versamento mensile obbligatorio, ma i contributi versati, anche in modo discontinuo, permettono comunque di costruire una pensione nel tempo. È una forma di previdenza pensata per valorizzare il lavoro di chi si occupa della casa e garantire un minimo di sicurezza economica nel futuro.
Possono richiedere il bonus tutte le persone maggiorenni, non occupate in attività lavorative retribuite e residenti in Italia, purché regolarmente iscritte all’assicurazione INAIL e, se desiderano accedere al fondo previdenziale, anche all’apposito registro dell’INPS.
Per presentare la domanda, è necessario accedere al portale delle Pari Opportunità per i corsi formativi, o al sito INPS per aderire al fondo. È possibile farsi assistere da un CAF o da un patronato, in caso di dubbi o difficoltà nella procedura online.
Il Bonus Casalinghe 2025, oltre a fornire strumenti pratici, ha anche un forte valore simbolico: riconosce il lavoro di cura come parte integrante del tessuto sociale e punta a offrire pari opportunità anche a chi, per anni, ha lavorato nell’ombra, con dedizione e responsabilità.