Settembre rappresenta il periodo dei nuovi inizi dopo l’estate, che per alcuni ha riservato anche qualche spiacevole sorpresa. Questo mese ha sempre un carattere un po’ particolare, e lo comprendiamo pienamente, considerando il ritorno dalle vacanze, l’avvio delle scuole, dei corsi sportivi e molto altro ancora.
Tuttavia, anche per il Governo e per i nostri parlamentari è tempo di impegnarsi per riuscire a definire una Legge di Bilancio che nel 2025 presenterà alcune conferme e alcune eliminazioni dal programma. È necessario redistribuire le finanze per tentare di far quadrare i conti.
Nonostante la situazione attuale, che non sempre appare delle migliori, esistono bonus per i quali è ancora possibile presentare domande. Uno di questi è il bonus casalinghe, introdotto per sostenere sia le donne che gli uomini che svolgono lavori di tipo domestico. Tuttavia, riguardo a questo bonus, circolano notizie non del tutto accurate.
Pertanto, per chiarire la questione, è fondamentale conoscere le caratteristiche del bonus, in modo da poterlo beneficiare nel caso si possiedano i requisiti necessari.
Numerose le informazioni sbagliate
Sul web, alcune pagine hanno discusso del bonus casalinghe, riportando però informazioni errate. Ad esempio, qualcuno ha menzionato un contributo di 400 euro, che in realtà non è previsto. Infatti, il bonus casalinghe non prevede l’erogazione di denaro, ma consente di usufruire del bonus per formarsi e acquisire nuove competenze.
L’idea di base è che formarsi è essenziale per avere maggiori possibilità di accedere più facilmente al mondo del lavoro. Il finanziamento permette quindi di accedere gratuitamente a corsi di formazione. Le caratteristiche del bonus sono delineate dalla Legge 13 ottobre 202 n. 126.
I requisiti e la domanda
Il bonus casalinghe è destinato sia agli uomini che alle donne che, gratuitamente, hanno svolto attività in ambito domestico. Tuttavia, per poter accedere al beneficio, è indispensabile essere iscritti all’assicurazione contro gli infortuni domestici presso l’INAIL. L’accesso al bonus non dipende in alcun modo dal valore dell’ISEE. Ciò significa che non è necessario dimostrare il proprio livello di reddito. Questo è anche il motivo per cui il bonus non consiste in un aiuto economico in denaro.
La domanda può essere presentata direttamente all’ente che mette a disposizione degli italiani i corsi convenzionati.