mercoledì - 23 Ottobre - 2024

Bolletta troppo alta, si può contestare e a pagare è il gestore: ecco come fare

Quando si riceve una bolletta eccessivamente alta, il primo passo da compiere è verificare accuratamente i dettagli della fattura. La prima cosa da controllare è il tipo di offerta energetica sottoscritta, come accennato nella prima parte. Se il periodo promozionale è scaduto, la bolletta potrebbe riflettere il passaggio alla tariffa piena, ma se la differenza è ancora troppo marcata, è il momento di passare a un’analisi più approfondita.

Nel caso in cui si sospetti un errore, è possibile contestare la bolletta al proprio gestore. Questa è una strada legittima, ma come ha sottolineato anche la Cassazione, non basta semplicemente dichiarare che l’importo non è corretto.

È necessario fornire delle prove che giustifichino la contestazione. Per esempio, si può dimostrare che i consumi registrati sono nettamente superiori rispetto alle bollette precedenti, senza che ci siano stati cambiamenti significativi nelle abitudini di consumo.

La Cassazione ha chiarito che i dati rilevati dal contatore hanno il valore di una presunzione semplice di veridicità, il che significa che, in caso di contestazione, spetta al gestore dimostrare la correttezza dei dati rilevati. In pratica, se il cliente sostiene che la bolletta sia errata, il gestore dovrà verificare che non ci siano stati errori di calcolo o problemi tecnici con il contatore.

D’altra parte, il cliente ha comunque l’obbligo di dimostrare che i consumi eccessivi non siano dovuti a una sua negligenza. Se, ad esempio, si sospetta che il contatore abbia registrato consumi non reali, sarà necessario presentare prove concrete, come la documentazione delle bollette precedenti, per sostenere la propria tesi. Inoltre, è possibile che i consumi eccessivi siano imputabili a terzi, nel caso di manomissioni o furti di energia. Anche in questo caso, spetta al cliente dimostrare che la responsabilità non è sua.

In definitiva, il processo di contestazione di una bolletta alta richiede un’attenta analisi e la raccolta di tutte le informazioni necessarie per difendersi. Se si seguono i giusti passaggi, è possibile ottenere una rettifica o, in alcuni casi, persino un rimborso.

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