venerdì - 11 Aprile - 2025

Attenti alle truffe con intelligenza artificiale: ecco le parole da non pronunciare al telefono

Sapere cosa non dire durante una telefonata sospetta può davvero fare la differenza tra una giornata tranquilla e un danno economico da centinaia di euro. La maggior parte delle truffe telefoniche alimentate dall’intelligenza artificiale si basa proprio sulla collaborazione involontaria della vittima. I truffatori registrano alcune parole chiave, per poi usarle in montaggi audio che sembrano veri e propri consensi contrattuali.

Le parole da evitare assolutamente durante una chiamata sospetta sono:

“Sì”, “Ok”, “Va bene”, “Confermo”, “Accetto”.

Questi termini, se registrati, possono essere rielaborati e inseriti in false richieste di attivazione di servizi, come abbonamenti televisivi, cambi di gestore per luce e gas, contratti telefonici o addirittura finanziamenti. Per difenderti, è meglio rispondere con domande del tipo “Chi parla?” o “Di cosa si tratta?”, evitando sempre di esprimere consenso vocale diretto.

Oltre a scegliere le parole con attenzione, è fondamentale imparare a riconoscere le situazioni di rischio. Quando ricevi una telefonata da un numero sconosciuto o privato, non lasciarti mai trascinare in conversazioni troppo personali. Se l’interlocutore sembra insistere o cerca di portarti a dire frasi affermative, è bene riagganciare senza esitazione. Un buon riflesso da sviluppare è quello di parlare poco, mantenere un tono neutro e non lasciarsi coinvolgere.

Un’altra difesa efficace è quella di stabilire una parola segreta con i familiari, soprattutto con le persone più vulnerabili come gli anziani. In caso di emergenza reale, basterà che chi chiama conosca quella parola. Se non la conosce, è molto probabile che si tratti di una truffa.

Infine, ricordati che molti di questi audio vengono creati anche grazie ai video pubblicati sui social. Se hai spesso condiviso la tua voce su piattaforme come Facebook, Instagram o TikTok, potresti fornire materiale utile a chi vuole clonare la tua identità. Limitare l’esposizione online può essere un’altra forma di protezione.

In conclusione, per non cadere in queste nuove trappole digitali, bastano attenzione, buon senso e consapevolezza. Essere informati è il primo passo per non diventare vittime di una tecnologia che, se usata male, può causare danni reali.

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