venerdì - 18 Ottobre - 2024

Attacchi di squalo in terribile aumento per il riscaldamento globale: le coste italiane più a rischio

 

Nonostante gli squali siano meno frequenti nelle acque italiane rispetto ad altre parti del mondo, alcune zone hanno registrato attacchi sporadici. Tra queste, le coste della Sicilia e della Calabria sono le più note per avvistamenti e rari attacchi, principalmente dovuti a squali come lo squalo azzurro e lo squalo toro, entrambi noti per la loro tendenza a avvicinarsi alle coste.

In Sicilia, le acque calde e la varietà di prede attraggono diverse specie di squali. Gli attacchi, seppur rari, sono solitamente causati dalla presenza di squali toro che si avvicinano alle spiagge in cerca di cibo. In passato, vi sono stati alcuni incidenti, fortunatamente non fatali, che hanno coinvolto bagnanti e subacquei. L’attività di pesca intensiva e il turismo balneare possono aumentare le probabilità di incontri ravvicinati con questi predatori. Per esempio, un noto attacco si è verificato nel 2014, quando un bagnante è stato morso a una gamba mentre nuotava vicino alla costa di Siracusa. L’incidente ha portato a un aumento delle misure di sicurezza nelle spiagge locali.

Anche in Calabria, le acque ricche di nutrienti attirano squali azzurri, che occasionalmente possono avvicinarsi alle coste. Questi squali, noti per la loro indole curiosa, possono essere pericolosi soprattutto se disturbati. Negli ultimi decenni, sono stati documentati alcuni casi di attacchi a bagnanti, che hanno portato a una maggiore consapevolezza e misure di sicurezza nelle spiagge più frequentate. Ad esempio, nel 2017, un subacqueo è stato morso da uno squalo azzurro mentre esplorava una barriera corallina al largo di Tropea. L’incidente ha sottolineato l’importanza di seguire le norme di sicurezza durante le immersioni e di essere consapevoli della presenza di squali nelle acque locali.

Un esempio significativo di attacco in Italia è quello avvenuto nel 2015 nelle acque di Lampedusa, dove un subacqueo è stato morso da uno squalo azzurro. L’incidente ha evidenziato l’importanza di seguire le norme di sicurezza durante le immersioni e di essere consapevoli della presenza di squali nelle acque locali. La collaborazione con esperti marini e l’educazione dei turisti sono fondamentali per prevenire ulteriori incidenti e garantire la sicurezza nelle aree costiere italiane.

La ricerca continua sugli squali e il monitoraggio delle loro abitudini migratorie sono cruciali per comprendere meglio questi animali e mitigare il rischio di attacchi. L’uso di tecnologie avanzate, come i tag satellitari, consente agli scienziati di tracciare i movimenti degli squali e di prevedere le aree di maggiore rischio. Inoltre, campagne di sensibilizzazione e programmi educativi possono aiutare a informare il pubblico sui comportamenti sicuri da adottare in mare.

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