Due recenti attacchi di squali su una spiaggia della Florida hanno alimentato erronee supposizioni sulla presenza di orche nel Golfo del Messico. Tuttavia, la realtà è diversa. Il 7 giugno, tre persone sono state ferite in due distinti incidenti al largo della costa della contea di Walton, compresa tra Destin e Panama City Beach. Una donna di 45 anni è stata morsa vicino a Watersound Beach, mentre due adolescenti hanno subito ferite a circa quattro miglia ad est del primo attacco. Sembra che un solo squalo toro sia stato il responsabile di tutti e tre gli attacchi, e la causa sembra essere collegata al cambiamento climatico.
Anche se in alcune occasioni gli squali bianchi sono fuggiti dalle orche, gli attacchi in Florida sembrano non essere correlati a questi eventi. Più verosimilmente, le aggressioni sono state causate dall’attrazione degli squali toro verso la costa, dove le attività umane come la pesca con esche aumentano la disponibilità di cibo. Inoltre, il clima caldo e secco in Florida potrebbe avere ridotto il numero di pesci in acque dolci, spingendo plancton e pesci verso le coste, seguiti dagli squali toro.
Il riscaldamento delle acque costiere modifica l’ambiente marino, influenzando la disponibilità di nutrienti e causando migrazioni di varie specie di pesci. In Australia, per esempio, ricerche hanno mostrato come la presenza di squali tigre sia maggiore quando la temperatura delle acque costiere raggiunge i 22°C. Il riscaldamento acquatico rende quindi le coste un habitat ideale per questi predatori, che tendono a avvicinarsi di più alle spiagge in periodi caldi.
Inizialmente si pensava che gli attacchi fossero dovuti a squali in fuga dalle orche. Tuttavia, gli esperti hanno chiarito che gli squali toro sono tipicamente abituati a cercare cibo vicino alla costa. L’incremento delle avvistamenti di orche in Florida è più probabilmente legato all’ecoturismo, piuttosto che a un effettivo aumento della loro presenza. Questo fenomeno è un esempio di come le percezioni pubbliche possano essere influenzate da informazioni incomplete o errate.
Un’altra importante considerazione riguarda l’impatto umano sugli ecosistemi marini. L’aumento delle temperature globali e l’acidificazione degli oceani stanno modificando gli habitat naturali degli squali, costringendoli a cercare nuove aree di caccia. Questo spostamento verso le coste può aumentare le interazioni tra squali e umani, soprattutto in aree densamente popolate e frequentate da turisti. Nella prossima pagina andiamo a vedere quali sono le coste italiane più a rischio.