Il Canone RAI, la tassa sul possesso di un apparecchio televisivo in grado di ricevere il segnale del digitale terrestre, subirà un incremento a partire dal 2025. L’attuale riduzione della tassa, che per quest’anno si attesta a 70 euro, è infatti solo temporanea, prevista dalla Legge di Bilancio 2024. Di conseguenza, dal 1° gennaio del prossimo anno, la cifra tornerà a 90 euro, a meno che non vengano prese nuove decisioni da parte del Governo.
La situazione attuale e le prospettive future rappresentano un cambiamento significativo per molte famiglie italiane, che dovranno prepararsi a questo aumento della spesa. La questione del Canone RAI è sempre stata un argomento dibattuto, poiché si tratta di una tassa che colpisce tutti coloro che possiedono un televisore, indipendentemente dall’uso effettivo che ne fanno.
È una tassa di possesso che, storicamente, ha sollevato dubbi e polemiche, specialmente con l’avanzare della tecnologia e l’introduzione di piattaforme di streaming che rendono sempre meno necessaria la fruizione della TV tradizionale.
A complicare ulteriormente il quadro, c’è l’imminente passaggio allo standard DVB-T2, che porterà i canali ad essere visibili solo in HD. Questo cambiamento obbligherà molti cittadini a cambiare il proprio televisore o ad acquistare un decoder compatibile se il loro apparecchio risale a prima del 2017. Molti canali, inclusi quelli della RAI, non saranno più accessibili per chi possiede un televisore obsoleto, anche se continua a pagare il Canone.
Questa trasformazione tecnologica, unita all’aumento della tassa, impone ai cittadini di adattarsi ancora una volta. Eppure, mentre la maggior parte degli italiani si prepara a pagare di più e a investire in nuovi dispositivi, c’è una parte della popolazione che potrebbe essere esonerata dal pagamento del Canone.
Se vuoi sapere quali categorie sono esentate dal pagamento del Canone RAI e quali sono i requisiti per richiedere l’esonero, continua a leggere nella seconda pagina.