Mentre l’anno corrente si avvicina alla conclusione, con solo due settimane rimanenti, l’interesse per le profezie è notevolmente aumentato. Molti cercano di anticipare gli eventi futuri, con alcuni che già consultano gli oroscopi per il 2024, nutrendo speranze per un futuro migliore. Altri, invece, si concentrano sulle profezie legate agli ultimi giorni del 2023, cercando indicazioni su ciò che potrebbe accadere.
Tra le varie profezie discusse, quelle di Nostradamus e della sensitiva bulgara Baba Vanga hanno ottenuto una notorietà particolare, sebbene non siano le uniche ad attirare l’attenzione. Di grande interesse risultano anche quelle dei Maya, una civiltà precolombiana che rappresenta un enigma per gli storici, soprattutto per la loro inspiegabile e rapida estinzione.
Nonostante gli sforzi degli studiosi, le circostanze esatte della loro scomparsa restano un mistero. Rimane non chiaro come i Maya fossero riusciti a costruire imponenti templi, da dove provenissero e perché scomparvero così in fretta.
Il fascino dei Maya persiste, soprattutto a causa del mistero che circonda la loro storia e cultura. Le loro profezie hanno suscitato l’interesse di milioni di persone in tutto il mondo, in particolare una profezia che si concentra sugli eventi tra Natale e Capodanno del 2023.
Questa profezia Maya suggerisce che la fine del mondo potrebbe ancora essere una possibilità concreta. Recenti studi condotti in America Latina supportano questa teoria, ipotizzando che tra il 25 e il 31 dicembre 2023, l’antica profezia Maya potrebbe realizzarsi.
I Maya calcolavano il tempo utilizzando tre calendari: il Tzolkin, l’Haab’ e il Lungo Computo. Secondo il Lungo Computo, il 21 dicembre 2012 non segnava la fine del mondo, bensì l’inizio di una nuova era, che coincideva con il passaggio dal tredicesimo al quattordicesimo baktun, un importante ciclo temporale per questa civiltà.
Nonostante ciò, due studiosi, José Argüelles e Frank Waters, diffusero l’idea di un’imminente catastrofe globale per il 21 dicembre 2012, in corrispondenza con la fine del tredicesimo baktun Maya. Le loro teorie prevedevano disastri naturali e terremoti devastanti, portando all’eliminazione di tutte le forme di vita sulla Terra.
Tuttavia, alla luce di nuove ricerche, emerge un’interpretazione alternativa della profezia Maya, che prevede la fine del mondo tra il 25 e il 31 dicembre 2023. Data la situazione globale attuale, segnata da pandemie e conflitti, le prospettive sembrano fosche. Ma gli analisti suggeriscono una possibile svolta: questo periodo cruciale potrebbe non portare alla distruzione, ma all’avvio di un’epoca di pace e benessere. In questo senso, la profezia Maya potrebbe essere interpretata come un messaggio di speranza e rinascita per il futuro dell’umanità, piuttosto che come un annuncio di imminente rovina.