Laura Barajas, madre di due bambini e 40enne,
ha subito una devastante perdita di tutti e quattro gli arti in seguito a un’infezione batterica contratta dal pesce Tilapia. Dopo un lungo periodo di degenza in ospedale per tentare di sconfiggere l’aggressiva infezione, Laura è stata costretta a sottoporsi, giovedì, a un drammatico intervento chirurgico di amputazione salvavita.
La storia inizia alla fine di luglio quando Laura ha consumato del pesce crudo che aveva personalmente acquistato in un mercato a San Jose e successivamente preparato nella sua abitazione. Questo dettaglio è stato fornito da Anna Messina, un’amica stretta della vittima, in una dichiarazione rilasciata a News 19.
L’esperienza traumatica ha avuto un profondo impatto sulla comunità. «Questo incidente ha scosso tutti noi profondamente. È una situazione tragica che potrebbe accadere a chiunque», ha commentato Anna Messina. «Laura era in condizioni critiche. Ha rischiato di morire e ha dovuto essere collegata a un respiratore».
Il batterio responsabile di tale infezione è il Vibrio Vulnificus, un agente patogeno potenzialmente mortale che si trova nei frutti di mare crudi e nell’acqua salata. Descrivendo le gravi condizioni di Laura, Messina ha rivelato: «Le sue dita e i piedi erano diventati di colore nero, così come il suo labbro inferiore. Era affetta da una grave sepsi e i suoi reni stavano iniziando a non funzionare». Preoccupata per il benessere della famiglia di Laura, Messina ha organizzato una raccolta fondi per sostenere il marito durante questi tempi difficili.
La dottoressa Natasha Spottiswoode, esperta in malattie infettive presso l’UCSF, ha chiarito le modalità di contagio: «Ci sono due principali vie di infezione da Vibrio Vulnificus: l’assunzione di cibo contaminato o l’esposizione di ferite o tatuaggi all’acqua in cui il batterio è presente».